Le iniziative di marketing più frequenti sono in genere quelle che partono dall'azienda.
Con il calendario stabilito, si procede a diffondere l'offerta attraverso i vari canali above
(televisione, radio) o below the line. In ambito marketing il "below the line" si traduce tipicamente in iniziative di marketing diretto. |
Per iniziare le campagne dirette e proporre l'offerta più accattivante ai vari soggetti, si procede in
genere a segmentare il target utilizzando tutte le informazioni disponibili sulla clientela in base a
criteri Analitici. E questo è ancor più importante se i canali utilizzati sono quelli tradizionali,
posta e call center, che hanno un costo non trascurabile.
Ma oggi possiamo (e dobbiamo) fare di più. Dobbiamo accettare che il "timing" della campagna non sia gestito unicamente dall'azienda, ma anche dal cliente.
Cosa accadrebbe se fossimo in grado di proporre un prodotto ad un cliente proprio quando questo è alla ricerca di un prodotto come quello ?
Di quanto aumenterebbe il tasso di conversione ? L'esperienza ci mostra che l'incremento è a 2 cifre, e che la prima non è un 1.
Di quanto aumenterebbe il tasso di conversione ? L'esperienza ci mostra che l'incremento è a 2 cifre, e che la prima non è un 1.
Consideriamo, per esempio, una crema di bellezza (o un profumo, un intregratore proteico, o un qualsiasi prodotto di consumo non immediato).
Se stimiamo in 1 mese e mezzo la durata della confezione acquistata, perchè non proporre oggi a tutti i clienti che hanno acquistato la crema un mese fà l'acquisto di una nuova confezione ? Oppure l'acquisto di un set di creme simili a quella ?
Questo tipo di iniziative, ancor oggi, possono risultare troppo impegnative se fatte senza gli strumenti adatti: dovremmo quotidianamente (o settimanalmente) estrarre i recapiti di chi ha acquistato un certo prodotto in un certo periodo, ed inviargli una offerta ad hoc. E se i prodotti sono 10, dovremmo farlo 10 volte. Se sono 100 ...
L'invio dell'offerta, ovviamente, potrebbe essere fatto con un canale digitale: email, tweet, al limite SMS.
Ma potrebbe essere fatta anche con un più costoso canale tradizionale, se il cliente ha un alto valore e la tipologia di prodotto si presta. Magari anche con una telefonata da parte di un "personal shopper" direttamente dal punto vendita, opportunamente assistito dal CRM aziendale.
Ma potrebbe essere fatta anche con un più costoso canale tradizionale, se il cliente ha un alto valore e la tipologia di prodotto si presta. Magari anche con una telefonata da parte di un "personal shopper" direttamente dal punto vendita, opportunamente assistito dal CRM aziendale.
La gestione automatica di iniziative come queste passano attraverso l'attivazione di un flusso automatico di integrazione sui dati di venduto, attraverso la definizione di una relazione tra le categorie di prodotti acquistati e le categorie di prodotti da proporre, ed attraverso la creazione di un meccanismo automatico di estrazione ed invio sul canale che il cliente predilige tra quelli disponibili.
Troppo complicato ? Dipende con quali strumenti si pensa di farlo. Con la piattaforma opportuna i benchmark ci dimostrano che è sufficiente qualche giorno di lavoro (lavoro una tantum, ovviamente).
E la scelta della piattaforma deve essere effettuata in maniera opportuna anche perchè accanto a questo retargeting "ad orologeria" vorremmo probabilmente mantenere il flusso delle promozioni classiche, quelle cioè iniziate dall'azienda. E' dunque importante gestire la "marketing pressure" per evitare di sovra-esporre il cliente a comunicazioni eccessive.
Quanto può valere un meccanismo di questo tipo per voi ? Io sò che un meccanismo come questo, con strumenti di alto livello, costa molto meno di quello che pensate.
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