L'interactive marketing sembra essere riconosciuto, oramai sempre più diffusamente, come componente strategica della comunicazione. Un recente studio di Forrester evidenzia, infatti, come gli investimenti stimati nei prossimi 5 anni in attività di marketing interattivo negli USA siano di ben 77 miliardi di dollari, andando a raggiungere il livello impegnato nella pubblicità TV.
I motivi di questo progresso non possono sorprenderci: la diffusione dei media digitali, la saturazione dei livelli di comunicazione, e la necessità di agire secondo quelli che in italiano potremmo chiamare i 4 "punti chiave", ovvero il "prodotto giusto" con il "messaggio giusto" alle "persone giuste" nel "momento giusto". La sostanza quindi, dell'interactive marketing.
E in Italia ? L'Italia tanto per cambiare, è un caso speciale. L'Italia è il paese che già dal 2009, deteneva la leadership mondiale nell'uso degli smartphone con una percentuale che ha continuato inesorabilmente ad aumentare nel corso di questi anni.
Se da una parte, quindi, gli italiani sono già notevolmente digitalizzati, dall'altro le aziende esitano ancora a cimentarsi nel settore del marketing interattivo, continuando a preferire costosissime campagne above the line su media tradizionali o, per i "più evoluti", al massimo campagne di email marketing con qualche incursione nei social network.
Quando ci imbattiamo, per errore, in un'azienda italiana che ci fà comprare un piano cottura con una normale practice di interactive marketing (guardo sul sito, esito, mi scollego e vengo immediatamente contattato dal call center) rimaniamo sbigottiti. Sbigottiti ma con un nuovo piano cottura.
Per comprendere quanto sia grande il ritardo in questo settore, si consideri ad esempio il mercato dei provider di soluzioni di marketing interattivo presenti su scala nazionale. Al di là dei grossi costosissimi player mondiali, solitamente provenienti dall'area CRM e spesso per questo recanti un bagaglio piuttosto impegnativo dal punto di vista progettuale, sono pochissimi i player in grado di garantire approcci veloci e pragmatici che permettano subito di mettersi all'opera.
I player locali, spesso, sono ottimi provider di soluzioni di email marketing ma non sono in grado di fornire i livelli di integrazione, di automazione e di multicanalità necessari all'interactive marketing costringendo così le aziende a sviluppare procedure ad hoc con tempi e costi rilevanti.
Non c'è da stupirsi, in Italia arriviamo sempre con un paio di lustri di ritardo ...
RispondiEliminaIn parte è anche dovuto alla crisi. E' molto difficile avere il coraggio di intraprendere strade lunghe e complicate. Meglio puntare sul sicuro.
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