La prima definizione di "Interactive Marketing" è quella di John Deighton, del 1996 (!!!). Nella sua accezione originale, il marketing interattivo consiste nella capacità di instaurare un dialogo con un interlocutore ricordando e tenendo conto dei suoi interessi, dei suoi gusti e delle sue preferenze, man mano che queste vengono manifestate.
Questa definizione si è andata arricchendo di nuovi significati ed implicazioni, derivanti più o meno direttamente dal concetto originale, grazie alla rapida e progressiva diffusione di strumenti che hanno moltiplicato le occasioni di "dialogo" con i diversi interlocutori (telefonia mobile, internet e posta elettronica per citarne alcuni).
Oggi, in quella che potremmo definire la "società digitale", riferendoci al fatto che gli individui sono capaci di interagire con chiunque e in qualunque momento attraverso tecnologie di comunicazione mobile sempre più complesse e raffinate, i requisiti di una comunicazione "interattiva" si sono evoluti in maniera conseguente: essere interattivi non significa solo interagire con un interlocutore che "capisce" le nostre esigenze o i nostri gusti, ma anche ricevere risposte veloci o addirittura sollecitazioni non richieste, come avviene in un dialogo "alla pari" tra due persone.
Se diamo questo significato all'interactive marketing, questo diventa qualcosa di molto interessante ed ambizioso, qualcosa di molto pervasivo e quindi anche delicato da realizzare, soprattutto nei casi in cui uno dei 2 interlocutori è un "processo" informatico opportunamente personalizzato e parametrizzato.
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